La Commissione europea ha adottato un nuovo quadro temporaneo di crisi per consentire agli Stati membri di avvalersi pienamente della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato al fine di sostenere imprese colpite dalla crisi in Ucraina.

Il quadro temporaneo prevede tre tipi di aiuti:

Aiuti di importo limitato: gli Stati membri potranno introdurre regimi per concedere aiuti (in qualsiasi forma comprese le sovvenzioni dirette) fino a euro 35.000 per le imprese colpite dalla crisi che operano nel settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura e fino a euro 400.000 per le imprese colpite dalla crisi che operano negli altri settori.

Sostegno alla liquidità sotto forma di garanzie statali e prestiti agevolati: gli Stati membri potranno fornire garanzie statali agevolate per permettere alle banche di continuare a erogare prestiti a tutte le imprese colpite dalla crisi e prestiti pubblici e privati a tassi di interesse agevolati.
Per entrambi i tipi di sostegno sono previsti limiti all’importo massimo dei prestiti, che dipendono dalle esigenze operative delle imprese, determinate sulla base del fatturato, dei costi energetici e del fabbisogno di liquidità. I prestiti possono riguardare sia il fabbisogno relativo agli investimenti che quello relativo al capitale di esercizio.

Aiuti destinati a compensare i prezzi elevati dell’energia: gli Stati membri potranno compensare parzialmente le imprese, in particolare gli utenti a forte consumo di energia, per i costi aggiuntivi dovuti ad aumenti eccezionali dei prezzi del gas e dell’elettricità. Tale sostegno può essere concesso in qualsiasi forma, comprese le sovvenzioni dirette. L’aiuto complessivo per beneficiario non può superare il 30% dei costi ammissibili, fino a un massimo di euro 2 milioni. Quando l’impresa subisce perdite di esercizio, possono essere necessari ulteriori aiuti per garantire il proseguimento di un’attività economica con massimali fino a 25 milioni di euro per gli utenti a forte consumo di energia e fino a 50 milioni di euro per le imprese attive in settori specifici, quali la produzione di alluminio e di altri metalli, fibre di vetro, pasta di legno, fertilizzanti o idrogeno e molti prodotti chimici di base.

Per approfondimenti: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/statement_22_1949