Quando si parla di prodotti biologici ci si riferisce ad un’ampia gamma di prodotti provenienti dall’agricoltura e loro derivati (alimenti, integratori alimentari, sementi e mangimi) che rispettano specifici requisiti definiti dalle norme di riferimento.

La principale normativa in Europa è il Regolamento (UE) 2018/848 che, abrogando Il Reg. UE 834/2007, disciplina la produzione biologica e l’etichettatura dei prodotti biologici.

La normativa istituisce un sistema di gestione sostenibile che coinvolge le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione dei prodotti allo scopo di:

  • tutelare l’ambiente e il clima
  • conservare la fertilità dei suoli
  • preservare la biodiversità
  • garantire il benessere degli animali
  • proteggere le razze rare e autoctone
  • promuovere le filiere corte e la produzione locale
  • assicurare un impiego responsabile dell’energia e delle risorse naturali.

Sono previsti criteri e requisiti di carattere generale e poi regolamentazioni specifiche per tipologia di prodotto.

In generale nella produzione biologica è vietato l’uso di OGM (Organismi Geneticamente Modificati) e loro derivati, radiazioni ionizzanti mentre è fortemente limitato l’impiego di fertilizzanti, concimi, ammendanti e prodotti fitosanitari, pesticidi, erbicidi e antibiotici.

Occorre adottare misure per la prevenzione delle malattie, impegnandosi in tecniche quali la rotazione delle colture, la coltivazione di piante fissatrici di azoto e la scelta di varietà vegetali più resistenti, allo stesso modo gli allevatori devono optare per razze animali con alta capacità di adattamento alle condizioni locali e resistenti alle malattie assicurando l’accesso a spazi all’aria aperta e al pascolo.

I prodotti biologici sono contraddistinti da un logo che rappresenta una foglia stilizzata il cui contorno è delineato dalle stelle dell’Unione Europea.